Come suggerisce già la definizione, gli pneumatici tubeless sono senza camera d’aria, ovvero l’aria circola all’interno di una struttura in gomma e acciaio. Questo tipo di pneumatico è stato ideato già negli anni ’30 del secolo scorso da Michelin, ma l’installazione sulle vetture di serie non avviene prima degli anni ’50. Attualmente gli pneumatici tubeless sono molto diffusi, ma vediamo in dettaglio quali vantaggi offrono e il loro funzionamento.
Struttura degli pneumatici tubeless
Gli pneumatici tubeless sono molto simili a quelli dotati di camera d’aria tradizionale, ma si differenziano appunto per l’assenza di quest’ultima. Per questo motivo, richiedono una struttura più solida, adatta proprio a contenere l’aria di gonfiaggio e ad evitarne la fuoriuscita.
Gli pneumatici tradizionali sono composti da una parte esterna e dalla camera d’aria, che si trova all’interno. Negli pneumatici tubeless l’assenza della camera d’aria richiede l’impiego non solo di gomma, insufficiente a garantire la tenuta ermetica in caso di foratura, ma anche di acciaio. Sono infatti stati ideati in modo che il cerchione e il copertone siano perfettamente aderenti e affinché il cerchione sia in grado di trattenere l’aria. La carcassa, inoltre, contiene nylon, per una maggiore resistenza alla pressione esercitata dall’aria.
Come funzionano gli pneumatici tubeless e quali vantaggi offrono
Spesso gli automobilisti sono indecisi su quali tipologie di pneumatici montare sulla propria auto, non sapendo scegliere tra una gomma tradizionale con camera d’aria o una senza. Fondamentalmente, i vantaggi di uno pneumatico tubeless sono il minore attrito durante il rotolamento e il consumo ridotto della gomma.
La differenza fra queste due tipologie di pneumatici, quindi, consiste in primo luogo nella composizione e nella struttura e, secondariamente, nei vantaggi che offrono in caso di foratura. Qualora si verificasse una foratura di piccole dimensioni, gli pneumatici tubeless sono in grado di mantenere più a lungo la pressione rispetto a una gomma con camera d’aria. Questa caratteristica consente al conducente di avere più tempo a disposizione per reperire un’officina per provvedere alla riparazione dello pneumatico (in commercio sono reperibili kit di riparazione per pneumatici tubeless).
Se invece l’auto monta gomme con camera d’aria, è opportuno fermarsi tempestivamente e provvedere alla sostituzione con il ruotino di scorta oppure a contattare il soccorso stradale. Le gomme tradizionali presentano però una maggiore resistenza sui fondi sterrati o irregolari e una maggiore facilità di sostituzione rispetto agli pneumatici senza camera d’aria.
Tipologie di pneumatici tubeless
Le numerose ricerche volte a migliorare ogni componente in campo automobilistico hanno sviluppato anche due diverse tipologie di pneumatici tubeless, autentiche evoluzioni di questa gomma:
- Pneumatico antiforatura;
- Pneumatico autoportante.
Il primo tipo, detto anche autosigillante, è composto da uno strato di materiale sintetico, realizzato in butile e neoprene, in grado di inglobare al suo interno l’oggetto che ha causato il danno, “sfruttandolo” come un tappo che va a sigillare la foratura.
Il secondo, noto anche come pneumatico runflat, dispone di una spalla rinforzata, in grado di sostenere l’auto in caso di foratura al posto della pressione contenuta nella gomma.
