ABS è l’acronimo del tedesco Antiblockiersystem, vale a dire il sistema di antibloccaggio che impedisce alle ruote di bloccarsi durante una frenata improvvisa e, di conseguenza, al veicolo di sbandare pericolosamente, dal momento che agisce sulla direzionalità dell’avantreno. È un sistema di sicurezza attiva, sviluppato dalla Volvo a metà degli anni ‘70, ma commercializzato dalla Bosch e giunto in Italia soltanto nel 1984. Nel corso degli anni il dispositivo è stato aggiornato e si è evoluto, con conseguente riduzione delle dimensioni e del peso, nonché dei costi. Dal 2016 vige l’obbligo di montarlo su tutti i veicoli con cilindrata superiore a 125 cm3.
Come funziona l’ABS
Il sistema entra in funzione dosando la frenata ed elargendo la pressione progressivamente, bloccando l’intervento del pilota. Affinché l’ABS possa intervenire è fondamentale che il pilota continui a frenare, poiché in caso contrario il dispositivo non riconoscerebbe più la situazione di pericolo. Nel momento in cui il sistema si attiva, il pilota avverte delle vibrazioni al freno e al volante. Qualora la frenata si prolungasse, è opportuno coinvolgere anche il pedale della frizione, per impedire lo spegnimento del motore.
Il funzionamento di questo sistema è regolato dalla presenza di sensori che vengono posizionati su tutte le ruote. Si trovano in prossimità del mozzo e sono collegati al disco dei freni. Il compito dei sensori è riconoscere la velocità e il numero dei giri di ciascuna ruota, al fine di non diminuire i giri in modo troppo repentino. Se la diminuzione avvenisse bruscamente, la vettura perderebbe aderenza. I sensori si distinguono in attivi e passivi. I sensori attivi, come suggerisce la parola, dipendono dall’impianto elettrico, mentre i sensori passivi agiscono indipendentemente da questo e funzionano sfruttando il campo magnetico creato dal magnete che contengono all’interno di una bobina. Il sistema ABS aumenta lo spazio di frenata in condizioni di fondo asciutto e, nelle vetture di ultima generazione, è integrato con l’ESP: la combinazione di questi due sistemi fa sì che l’auto non blocchi le ruote e che prosegua la marcia nella direzione impostata dal pilota.
La spia dell’ABS
Il sistema ABS è collegato a una spia presente sul cruscotto. Quando il sistema interviene per controllare l’auto, la spia si accende per qualche secondo. Se la spia dell’ABS dovesse lampeggiare quando l’auto è in movimento, verificate se si tratta di un difetto temporaneo. Individuate un luogo sicuro, parcheggiate l’auto, spegnete il motore e riaccendetelo. Se alla riaccensione la spia non lampeggia, siete riusciti a resettare il sistema e il problema è rientrato; in caso contrario, rivolgetevi a un elettrauto.
Pestate anche attenzione che contemporaneamente non lampeggi anche la spia dei freni. Se si verificasse questa situazione e i freni non funzionassero, ciò indicherebbe un guasto importante, in grado di compromettere la sicurezza e l’incolumità vostra e di eventuali passeggeri.
Una spia che non si accende invece, potrebbe indicare un guasto al sistema o la presenza di un fusibile bruciato. Accertatevi sempre della causa, al fine di evitare conseguenze spiacevoli.