Con il termine parabrezza ci si riferisce all’elemento collocato nella parte anteriore dell’auto, progettato per la sicurezza del conducente, dei passeggeri e dell’abitacolo dall’impatto dell’aria durante la marcia, dalle condizioni atmosferiche e dalla temperatura, nonché da eventuali elementi volanti, come polvere, oggetti o insetti. Questa finestratura è generalmente costituita da vetro laminato, ovvero formato da tre strati, di cui due esterni in vetro e uno interno di plastica. La struttura viene fissata alla carrozzeria dell’auto mediante colle e guarnizioni e ha anche una funzione aerodinamica. Circolare con il parabrezza rotto o crepato è vietato dall’articolo 79 del Codice della Strada, poiché pregiudica la propria sicurezza e quella di passeggeri e altri soggetti. La mancata osservanza prevede il pagamento di una sanzione, più esosa se l’auto circola in autostrada.
Parabrezza moderni
I moderni parabrezza sono realizzati in vetro laminato, detto anche stratificato o composito. Questa tipologia di vetro è stata realizzata appositamente per non scomporsi in numerosi pezzi in caso di rottura. Il polivinilbutirrale contenuto nello strato intermedio agisce mantenendo compatti i vari strati di vetro: in questo modo, qualora si verificasse una frattura, il parabrezza, oltre a non frantumarsi, rimane in sede, creando la classica struttura a ragnatela, e non pregiudica la sicurezza all’interno dell’abitacolo.
Rottura del parabrezza: cause
All’origine di un parabrezza rotto troviamo sassi e detriti che colpiscono all’improvviso il vetro, in particolare su percorsi sterrati, e incidenti con altri veicoli o con animali. Al momento dell’impatto potrebbe formarsi immediatamente una crepa appena percettibile, che rischia di espandersi rapidamente, compromettendo dapprima la visibilità del conducente, la sua sicurezza e quella dei passeggeri e il parabrezza stesso. Quando l’integrità del vetro è già compromessa, è sufficiente infatti una minima vibrazione per danneggiarlo definitivamente. In questo caso non sarebbe possibile ricorrere alla riparazione, l’unica opzione sarebbe la sostituzione.
Tra le altre cause ricordiamo gli eventi atmosferici, in grado di danneggiare direttamente (la grandine) o indirettamente (detriti spostati) il parabrezza. Un parabrezza rotto è anche l’esito delle escursioni termiche (sia il freddo, sia il caldo estremi contribuiscono a contrarlo ed espanderlo, fino a fratturarlo) e di debolezza strutturale.
Come riparare il parabrezza rotto
In alcuni casi la sostituzione non è necessaria, ma è sufficiente la riparazione. Se la crepa è di dimensioni ridotte, non compromette la visibilità del conducente e si trova a una distanza minima di 6 cm dal bordo, è possibile optare per la riparazione fai da te. In commercio sono reperibili dei kit appositi, il cui prezzo di norma non supera i 40 euro. Ne esistono di diversi tipi; i più completi contengono:
- Applicatore con ventose;
- Resina;
- Strisce adesive;
- Lametta.
Dopo l’acquisto è possibile procedere con la riparazione. Munisciti di guanti, pulisci il parabrezza con un panno umido e asciugalo accuratamente. Inserisci la resina nell’applicatore come da istruzioni e installa le ventose all’applicatore. Collocalo con la punta in corrispondenza della crepa ed effettua dei movimenti avanti e indietro per riempirla con la resina. Applica le strisce adesive su tutta la lunghezza della crepa e attendi che si completi il processo di polimerizzazione (da 1 a 2 ore). Quando la resina è asciutta elimina le parti in eccesso con la lametta contenuta nel kit. Se invece l’unica alternativa è la sostituzione, rivolgiti ovviamente a un’officina specializzata.