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Cintura di sicurezza auto in gravidanza: tutto quello che devi sapere

Comunicazione Opisto

18/07/2023

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La cintura di sicurezza, presente su ogni auto, è un dispositivo di sicurezza passivo. La sua funzione è quella di ancorare il passeggero al sedile in caso di urto, evitando così che il corpo subisca un movimento troppo violento in avanti e, soprattutto, l’impatto con l’airbag, che potrebbe causare gravi lesioni al torace e alla testa. Con la legge 111/1988 le cinture di sicurezza anteriori diventano obbligatorie in Italia; occorrerà attendere fino al 2003 affinché l’obbligo venga esteso anche alle cinture posteriori.

Cintura di sicurezza in gravidanza

Utilizzo della cintura di sicurezza

La normativa prevede che le cinture di sicurezze siano installate su ogni auto e allacciate sia dal conducente che dai passeggeri, a prescindere dalla velocità di guida. Il mancato utilizzo o l’utilizzo scorretto della cintura di sicurezza comporta sanzioni amministrative e il decurtamento dei punti dalla patente, come previsto dall’articolo 172 del Codice della Strada.

In caso di incidente stradale, la compagnia assicurativa può avvalersi del diritto di non risarcire, o risarcire solo parzialmente, i soggetti coinvolti nel sinistro che non indossavano il dispositivo di sicurezza.

Cinture di sicurezza: chi è esentato?

Alcune categorie di conducenti e passeggeri possono essere esentate dall’obbligo di utilizzare la cintura di sicurezza; si tratta di:

  • Istruttori di scuola guida;
  • Personale appartenente alle forze dell’ordine;
  • Personale sanitario in servizio di emergenza;
  • Soggetti affetti da patologie (con certificazione rilasciata dall’ASL);
  • Donne in gravidanza.

Utilizzo delle cinture di sicurezza in gravidanza

Una preoccupazione comune a molte donne in stato di gravidanza riguarda l’utilizzo della cintura di sicurezza. Le future mamme temono che indossare il dispositivo durante tragitti brevi o lunghi in auto rappresenti un rischio per il feto. La letteratura medica non fornisce prove a supporto di questa tesi. Al contrario, il rapporto rischio/beneficio propende a favore dell’utilizzo della cintura di sicurezza ed è bene ricordare che la sicurezza in gravidanza viene prima di tutto.

In commercio sono reperibili dei modelli ideati appositamente per le donne in stato di gravidanza, che garantiscono un maggiore comfort e tutelano la sicurezza della futura mamma e del bambino.

Come indossarela?

Ogni auto monta le cosiddette cinture a tre punti di ancoraggio, formate da una fascia diagonale e da una subaddominale. Quest’ultima “appoggia” sulla pancia del conducente o del passeggero e desta le maggiori preoccupazioni, poiché si ritiene che eserciti troppa pressione sulla parete addominale e, di conseguenza, sul feto. In realtà, è sufficiente posizionarla sotto la pancia per evitare ogni rischio. La cintura diagonale invece, va posizionata lontana dal collo, fra i seni, senza comprimere l’addome. Un ulteriore accorgimento consiste nello spostare indietro il sedile, mantenendo una distanza minima di 25 cm fra lo sterno e il volante/cruscotto.

Va ricordato che il rischio maggiore è rappresentato dal mancato utilizzo di questo dispositivo salva vita. In caso di impatto, eventuali lesioni riportate dalla donna incinta potrebbero avere conseguenze serie, e persino fatali, anche per il bambino.

Esenzione della cintura in gravidanza

Il già citato articolo 172 del Codice della Strada esenta le donne in stato di gravidanza dall’indossare la cintura di sicurezza a fronte di comprovato rischio derivante dall’utilizzo e di esibizione della certificazione rilasciata dal ginecologo curante.

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